Il 17 marzo gli irlandesi festeggiano il loro Santo Patrono e in tutto il mondo si diffonde la celebrazione di questa festività. Non sono molte le festività nazionali che arrivano a coinvolgere anche altri paesi. San Patrizio ha fatto il miracolo. Perché il 17 marzo (e spesso i giorni che lo precedono) è diventato un po’ ovunque un giorno di festa e allegria, celebrato con festival, performance e ovviamente tanta birra (anche tinta di verde!).
La nota curiosa è che i festeggiamenti in onore del Santo hanno avuto inizio a Londra nel 1713 e poi in America nel 1737. Le prime parate in Irlanda risalgono invece al tardo ‘800 e solo nel 1995 è divenuta in Irlanda festa nazionale. L’occasione è ormai un pretesto per vestirsi di verde (sembra porti fortuna) partecipare a parate e concerti.
In tutti questi anni l’entusiasmo di condividere questa festa è dilagato verso nuovi confini, attirando l’attenzione di un vasto pubblico. Tra cui quello italiano, in special modo di coloro che amano la birra e la cultura che la circonda. Una fetta di popolazione tra l’altro in costante crescita.
I gestori di pub non si lasciano sfuggire l’occasione per proporre menu a tema (anche qui che sia possibilmente del colore tipico) in abbinamento con la birra e di organizzare concerti di musica tradizionale celtica. A Parigi il 15 marzo si è tenuta “La nuit de Saint Patrick” nella sala di Bercy,
Londra ha dato spettacolo nei Live-Stages di Trafalgar Square, Covent Garden e Leicester Square,
Monaco ha organizzato la sedicesima edizione della St. Patrick’s Parade e l’After Parade Party all’Odeonsplatz. E non dimentichiamo la tradizione, nata a Chicago, di tingere i fiumi del colore “ufficiale” d’Irlanda. Persino la Casa Bianca, in onore della tradizione, ha esibito una fontana dalle acque verdi.
Ma chi era San Patrizio? Scozzese di nascita fu rapito all’età 16 anni e venduto come schiavo al re del North Dal Riada, nell’odierna Irlanda del Nord, dove imparò la lingua gaelica e la religione celtica. Dopo sei anni fuggì dalla corte del re per tornare alla sua famiglia e alla Chiesa, divenendo prima diacono e poi vescovo. Nel 431-432, fu incaricato da papa Celestino I di evangelizzare le isole britanniche e specialmente l’Irlanda, all’epoca terre pagane. Il successo della missione fu dato dal rispetto per le tradizioni celtiche che San Patrizio dimostrò alla gente. Non volle infatti farle dimenticare, ma si sforzò di combinare la fede cristiana con i simboli culturali locali. Un esempio è dato dalla Croce Celtica: San Patrizio aggiunse il sole, simbolo celtico, alla croce cristiana, dando così forma ad un Cristianesimo celtico.
Molte sono le leggende legate al Santo, una di queste narra che in Irlanda non ci siano più serpenti da quando San Patrizio li cacciò in mare. Interessante anche la storia secondo cui San Patrizio avrebbe spiegato agli irlandesi il concetto cristiano della Trinità, sfogliando le piccole foglie del trifoglio legate ad un unico stelo. Trifoglio divenuto subito simbolo del paese.
Insomma, che il 17 marzo sia il girono in cui San Patrizio morì oppure il giorno in cui estrasse la “pietra fredda” dall’acqua sancendo la fine dell’inverno e l’inizio della stagione della semina (come una delle tante leggende dice), resta il fatto che questa data è divenuta un prezioso esempio “globalizzazione locale”, percorso culturale che porta con sé la gioia di divertirsi brindando con la birra!
Fonte: www.wikipedia.org – www.irlandando.it