MENO ALCOL IN DISCOTECA? ABBASSARE IL VOLUME DELLA MUSICA POTREBBE AIUTARE

Uno studio francese ha analizzato il rapporto tra musica e consumo di alcolici nei locali pubblici, ottenendo risultati interessanti

I clienti dei locali dove si ascolta musica ad alto volume bevono più velocemente e in meno sorsi il proprio drink. Lo ha dimostrato una ricerca condotta in Francia e i cui risultati completi verranno pubblicati sul numero di ottobre della rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research.

Lo studio indica che alzare il volume della musica induce i bevitori a finire un bicchiere di birra circa tre minuti prima del solito. Per misurare gli effetti del livello sonoro sul bere il gruppo ha trascorso tre sabati sera in due diversi bar, osservando il comportamento di 40 maschi compresi tra i 18 e i 25 anni che bevevano birra.

“Abbiamo mostrato che la musica di sottofondo ascoltata in un bar è associata con un aumento dell’assunzione di bevande”, ha detto in un comunicato Nicolas Gueguen, il ricercatore di scienze comportamentali all’Università della Bretagna meridionale, in Francia, che ha diretto lo studio.
Con l’aiuto dei proprietari dei bar, i ricercatori hanno alzato e abbassato il volume della musica e poi registrato quanto e quanto velocemente le persone bevevano. Gli uomini non sapevano di essere osservati.

La musica ad alto volume provocava un aumento del consumo, con un numero medio di drink ordinati dai clienti che saliva a 3,4 per persona dai precedenti 2,6. Il tempo di bevuta scendeva invece in media da 14,51 minuti a 11,45.

I ricercatori ammettono che il loro studio ha alcuni limiti, come il fatto che l’esperimento è su piccola scala e non può essere applicato a ogni bar. Inoltre, gli studiosi dicono che non è chiaro perché un maggiore volume sonoro sembra far aumentare il consumo di alcol ma spiegano anche che esso rende più difficile la comunicazione interpersonale, costringendo la gente a parlare meno e a bere di più.

La musica non viene comunque del tutto demonizzata dai ricercatori, che le attribuiscono il potere di ‘risvegliare’ il cervello: “Un buon ascolto serve per ricaricare i neuroni; questo stato di maggiore prontezza e di minore stanchezza aumenta la capacità di percezione del mondo. Quindi la musica fa bene a patto che venga ascoltata ad un volume corretto e non annichilente”, hanno concluso gli autori.

Fonte: Research Society on Alcholism

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