IL BERE MODERATO PREVIENE IL DIABETE

I risultati del Diabetes Prevention Program condotto negli States su oltre 3mila persone a rischio Un trial di oltre 3mila persone per scoprire se il consumo di alcol ha qualcosa a che vedere con il rischio di sviluppare diabete. È quanto hanno fatto alcuni ricercatori americani con il Diabetes Prevention Program, un programma di ricerca volto ad indagare a fondo l’associazione tra consumo moderato di bevande alcoliche e fattori di rischio del diabete, in soggetti ad alto rischio (1).
Sono gli stessi studiosi americani a ricordare che i rapporti tra alcol e diabete di tipo 2 (quello più comune) non sono certo nuovi alla scienza. L’influenza positiva del consumo moderato di alcol sul rischio di sviluppare diabete è già stata accertata da numerosi altri studi. Poco però si sapeva in merito agli effetti dell’alcol su soggetti ad alto rischio per questa patologia, entrata di diritto nel gruppo delle malattie cardiovascolari, anche per via della sua stretta associazione con l’obesità.
Ridurne la portata in termini di incidenza è sicuramente una delle priorità per le task force scientifiche impegnate sul fronte della prevenzione, considerando che solo negli Stati Uniti il diabete di tipo 2 interessa oggi più di venti milioni di persone.

La ricerca
Lo studio ha reclutato 3.175 persone con alterata tolleranza al glucosio, elevata glicemia a digiuno e un indice di massa corporea piuttosto alto, superiore a 24. Insomma, candidati perfetti per il diabete. I partecipanti sono stati poi divisi in gruppi: alcuni di loro hanno ricevuto metmorfina (un farmaco usato nel diabete di tipo 2 degli adulti), ad altri invece sono stati suggeriti cambiamenti nello stile di vita, altri ancora hanno semplicemente preso un placebo. I ricercatori li hanno quindi seguiti con un follow-up durato circa tre anni, mentre il consumo di alcol è stato definito con un dettagliato questionario alimentare, al momento di ingresso nello studio e dopo un anno. I criteri di esclusione dal trial per quanto riguarda l’assunzione di alcol hanno chiaramente tenuto conto della moderazione: fuori chi beveva più di tre drink al giorno, ma anche i binge drinkers, quelli che concentrano il consumo di bevande alcoliche in un periodo di tempo molto breve, magari nel solo week end.
Nel corso del trial il team guidato da Jill Crandall, della Albert Einstein College of Medicine di New York, ha controllato l’insorgenza della patologia tramite test specifici, misurando la glicemia a digiuno e la curva da carico. I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition, mostrano chiaramente che un moderato consumo di alcol è strettamente associato a una minore incidenza di diabete.
Si conferma così il ruolo decisivo di piccole quantità di alcol nel determinare il confine tra salute e malattia, sia nel gruppo che aveva modificato il proprio stile di vita, sia in quello che invece aveva assunto metmorfina. ‘a era cambiato invece per quelli che avevano solo preso un placebo, il cui rischio è rimasto praticamente immutato.

Cambiare il corso delle cose si può (e si deve)
Nonostante la storia familiare giochi un ruolo importante, il diabete tipo 2 non ha il sapore di una condanna senza appello. Modificando alcuni stili di vita, ad esempio aumentando il grado di attività fisica e tagliando senza indugio le calorie, si possono ottenere buoni risultati nella riduzione del rischio, come dimostrato ormai da diverse ricerche. Dallo studio americano viene fuori un aspetto importante, e cioè che all’interno di entrambi i bracci “attivi” del trial (quelli che prevedevano un intervento diverso dal placebo), l’incidenza generale del diabete era più bassa tra chi consumava da uno a due bicchieri al giorno di alcol rispetto invece agli astemi e a chi ne assumeva meno di un bicchiere.
Si tratta di un ulteriore tassello che si aggiunge al grande mosaico della più celebre “curva a J”, la ormai popolarissima rappresentazione grafica che, con inequivocabile chiarezza, mette nero su bianco la protezione benefica che il consumo moderato di alcol mette a disposizione non solo contro le patologie cardiovascolari ma anche contro tutte le cause di mortalità.

Marialaura Bonaccio

(1)Crandall JP et al., Alcohol consumption and diabetes risk in the Diabetes Prevention Program, Am J Clin Nutr. 2009 Sep;90(3):595-601

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