I DATI RELATIVI AI CAMBIAMENTO DEI MODELLI DI CONSUMO DI ALCOL IN UN CONFRONTO TRA ITALIA E FINLANDIA

Uno sguardo alle relazioni presentate il 15 maggio a Torino all’incontro promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani e Alcool Il mese scorso vi abbiamo annunciato la realizzazione del seminario “Alcol e generazioni: continuità e cambiamenti. Confronto tra Italia e Finlandia”, promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani e Alcool in collaborazione con l’Academy of Finland e con l’Institute for Health and Welfare, che ha comparato le abitudini di consumo di alcol in Italia e Finlandia. Il seminario ha avuto luogo il 15 maggio scorso a Torino e vi proponiamo una breve sintesi dei suoi risultati.
A presentare la ricerca sono intervenuti Christoffer Tigerstedt, dell’Institute for Health and Welfare di Helsinki, Jukka Törrönen del Centre for Social Research on Alcohol and Drugs, dell’Università di Stoccolma, Franco Prina dell’Università di Torino, Franca Beccarla e Sara Rolando di Eclectica di Torino.
La ricerca è partita dall’analisi delle distinte culture del bere dei due paesi: In Finlandia la prima esperienza di consumo di alcol è ben presente nella memoria del singolo individuo ed è per lo più collegata al ricordo della prima ubriacatura. Questo perché l’alcol in Finlandia è vissuto soprattutto come mezzo per produrre cambiamenti sul proprio atteggiamento mentale e quindi slegato dalla quotidianità e vincolato ad un’idea di occasionalità ed eccesso.
L’alcol consumato anche in famiglia solo durante i fine settimana, nella sauna come rituale dissetante o per le festività, quando si beve in grande quantità, può creare nei bambini finlandesi sentimenti ambivalenti riguardo i corretti comportamenti di consumo, poiché in queste specifiche occasioni l’alcol può trasformare una comune situazione familiare in una occasione in cui le persone sono autorizzate a bere in maniera irresponsabile.
Al contrario in Italia i bambini sono educati fin da piccoli dai genitori ad una cultura del bere legata ai pasti a casa. Per un italiano, quindi, cresciuto in una realtà in cui l’alcol è avvertito come un elemento naturalmente integrato nell’alimentazione quotidiana, è molto più difficile risalire al ricordo della prima sorsata di alcol.

Nel rapporto tra genitori e figli il tema alcol in Finlandia è vissuto come un tabù che genera forte tensione. I genitori spesso tendono infatti a minimizzare o ignorare l’argomento nel corso della crescita dei loro figli, il che porta poi i ragazzi a bere in segreto. Questa situazione un tempo comune in Finlandia si sta tuttavia modificando nelle nuove generazioni, che hanno un approccio più liberale e un ruolo attivo nell’educazione dei figli al bere.
I ricercatori si sono chiesti inoltre come sia cambiata la relazione con l’ebbrezza in Finlandia a partire dagli anni ’60. Al contrario dell’Italia, in cui è difficile parlare di ebbrezza ed eccesso come parte integrante della cultura nazionale del bere, in Finlandia è difficile evitare di parlarne quando si analizza il ruolo che essa ha nella cultura comune. Significativa è a questo proposito l’analisi comparata del consumo di alcol da parte delle donne. In Finlandia infatti le donne più anziane hanno al loro attivo solo poche esperienze di ubriacatura. Al contrario per le giovani donne ubriacarsi è una consuetudine, una normalità, al punto che l’iniziazione al bere si lega al binge drinking.
Si avverte anche una riduzione dell’autorità genitoriale a fronte di un rafforzamento del ruolo dei coetanei, il che comporta quindi che ubriacarsi tra i giovani è considerato abituale e parte integrante della vita sociale.

In comune i due paesi fanno rilevare un progressivo aumento di occasioni di consumo e l’ingresso nello scenario del consumo di bevande alcoliche delle donne che ne diventano attrici indipendenti.
La differenza più evidente tra i due paesi resta comunque legata all’abitudine di consumo dominante, infatti il bere a pasto in Italia e la tendenza all’ebbrezza in Finlandia hanno mantenuto la posizione principale nelle abitudini di consumo. Tuttavia c’è da osservare che negli ultimi 40 anni la tradizione italiana del bere a tavola si è indebolita e che alcuni rappresentanti delle nuove generazioni stanno sperimentando il binge drinking più liberamente delle generazioni precedenti. In Finlandia viceversa si diffonde gradualmente un’abitudine di consumo più consapevole tra le donne, i giovani e gli anziani.

Fonte: Osservatorio Permanente Giovani e Alcool

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