Uno studio su 50mila donne svedesi mostra che chi beve regolarmente con moderazione ha un vantaggio in termini di riduzione del rischio di mortalità rispetto a chi smette di bere o a chi non ha mai bevuto.
Il rapporto tra consumo di bevande alcoliche e salute infiamma il dibattito scientifico internazionale da sempre, perché se da un lato l’abuso di alcol è sicuramente da condannare, dall’altro numerose evidenze scientifiche continuano a mostrare un beneficio associato al consumo moderato di alcol, in particolare di vino e di birra. A contribuire a fare chiarezza in questo senso ci ha pensato un gruppo di ricercatori scandinavi che ha esaminato i dati relativi a quasi 50mila donne reclutate nell’ambito della Swedish Women’s Lifestyle and Health cohort, uno studio di popolazione che a partire dai primi anni ’90 ha reclutato giovani donne di età compresa tra i 30 e i 49 anni (1). Al termine di un follow up durato circa venti anni, i ricercatori hanno esaminato il rapporto tra diverse categorie di consumo di bevande alcoliche e il rischio di mortalità, da quella per tutte le cause a quella cardiovascolare e tumorale. Rispetto alle donne che consumavano alcol in maniera molto ridotta (fino a 1.4 grammi di etanolo al giorno, in media), quelle che consumavano alcol in maniera moderata (da 10 a 15 grammi al giorno, cioè da 1 fino a 1 bicchiere e mezzo al giorno) hanno riportato un rischio ridotto di mortalità per malattia ischemica pari al 70%. Una protezione importante è stata riscontrata anche per le signore che superavano il bicchiere e mezzo. Per altre tipologie di decesso non è stato riscontrato alcun vantaggio, a nessuna dose di alcol. Ma la vera novità dello studio sta nell’aver stimato la variazione nel tempo del consumo alcolico. Se confrontate con quelle che nel tempo avevano mantenuto l’abitudine di un consumo modesto di alcol (fino a mezzo bicchiere al giorno), le donne che negli anni avevano smesso di bere riportavano un rischio di mortalità maggiore, così come quelle che erano rimaste astemie.
I dati scandinavi si inseriscono in un più ampio contesto epidemiologico in cui emerge sempre più chiaramente la protezione del consumo moderato di bevande alcoliche sulla salute cardiovascolare, in particolare quella coronarica. Come recentemente evidenziato nel documento di consenso a firma di un gruppo di esperti internazionali (2), un consumo moderato di birra o vino è associato a una riduzione significativa del rischio cardiovascolare. Gli autori hanno inoltre confermato una riduzione del rischio di mortalità totale per coloro che consumano quantità moderate di alcol (fino a un bicchiere al giorno per le donne e a 2 per gli uomini) rispetto agli astemi o ai bevitori eccessivi.
Postato da paola baraldi
FONTE
- Licaj I, Sandin S, Skeie S et al. Alcohol consumption over time and mortality in the Swedish Women’s Lifestyle and Health cohort. BMJ Open. 2016 Nov 2;6(11):e012862.
- de Gaetano G, Costanzo S, Di Castelnuovo A, et al. Effects of moderate beer consumption on health and disease: A consensus document. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2016;26:443-67.