COME CAMBIANO I MODELLI DI CONSUMO DI ALCOL: ITALIA E FINLANDIA A CONFRONTO

Un Seminario a Torino il prossimo 15 maggio, promosso dall’Osservatorio Giovani e Alcol in collaborazione con l’Academy of Finland e dall”Institute for Healt and Welfare Il prossimo 15 maggio a Torino l’Osservatorio Giovani e Alcol presenta nell’ambito di un Seminario al Centro Congressi Torino Incontra, i risultati del rapporto di ricerca “Alcol e generazioni: continuità e cambiamenti. Confronto tra Italia e Finlandia”.

Lo studio avvicina e analizza le due diverse e fondamentali culture del bere: quella del Sud Europa (la cosiddetta cultura “bagnata”) e quella del Nord Europa (la cosiddetta cultura “asciutta”), che hanno rappresentato per anni due mondi lontani e distinti per bevande consumate, significati attribuiti all’alcol, intensità e orientamenti delle politiche di controllo. Tuttavia recentemente queste distanze mostrano un avvicinamento sia sotto il profilo delle abitudini, delle bevande, che delle quantità di consumo. Paradossalmente abbiamo però anche assistito negli ultimi anni ad un superamento del consumo pro-capite da parte della Finlandia nonostante il moltiplicarsi di iniziative tese a ridurre la disponibilità delle bevande alcoliche e a scoraggiarne i consumi, rispetto all’Italia, dove invece le politiche di controllo sono quasi inesistenti.

L’interesse per questo paradosso è all’origine di un progetto di ricerca comparata tra i due Paesi promosso, per l’Italia, dall’Osservatorio sui Giovani e l’Alcol e, per la Finlandia, dall’Academy of Finland e dall’Institute for Health and Welfare. I risultati raggiunti saranno esposti nel corso dell’incontro di Torino.
Durante le tre sessioni del seminario si confronteranno quindi i dati quantitativi e le tendenze dei consumi nei due Paesi, i cambiamenti delle abitudini e degli stili del bere (con un’attenzione particolare ai significati attribuiti all’alcol nelle succedersi delle generazioni), nonché gli orientamenti delle norme e delle politiche in materia.
L’obiettivo è comprendere se e quanto le due culture del bere si stiano avvicinando, quali specificità permangano, e in quale misura appaia opportuno o meno un processo di omologazione delle forme di regolazione e di controllo messe in atto nello spazio Europeo.

Il confronto appare di grande interesse per quanti si occupano di alcol, di educazione ad un suo uso responsabile, di prevenzione dell’abuso, di gestione delle conseguenze e dei problemi alcol correlati. E, più in generale, per chi è chiamato a programmare le politiche e i servizi. Fonte: Osservatorio Giovani e Alcol

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