CHI BEVE MODERATAMENTE HA PIÙ COLESTEROLO “BUONO”. E DI QUALITA’ MIGLIORE

In un recente studio è stato riscontrato nei bevitori moderati di alcol un aumento della frazione del colesterolo HDL, il cosiddetto colesterolo “buono”. E’ stata rilevata inoltre una trasformazione qualitativa dell’ HDL ed un suo arricchimento in fosfolipidi, molecole utili per ridurre l’effetto antinfiammatorio tipico dell’aterogenesi.

Non solo l’aumento delle HDL-colesterolo: arricchimento in fosfolipidi e trasformazione da HDL3 a HDL2 nei consumatori di alcolici.

La riduzione della mortalità cardiovascolare associata al moderato consumo di alcolici si ritiene dipenda dall’aumento del colesterolo legato alle HDL (HDL-CH). Questo studio mette in luce che esiste un ulteriore effetto dell’alcol sulla qualità delle HDL in grado di aumentare l’effetto antiaterogeno. In 279 adulti maschi in buona salute sono stati valutati il consumo di alcol e di nutrienti .Non sono state riscontrate differenze nei valori di colesterolo LDL. Ma i bevitori mostravano un significativo aumento della frazione del colesterolo HDL accompagnato da una trasformazione qualitativa da HDL3 ad HDL2- CH ed un arricchimento in fosfolipidi delle HDL. Il maggior responsabile di questi effetti è risultato l’alcol, seguito dal peso corporeo e dall’attività fisica. In conclusione, i cambiamenti qualitativi nella frazione HDL evidenziati nei bevitori potrebbero aumentare l’effetto antiaterogenico dell’incremento delle HDL-CH già segnalato in passato. L’arricchimento in fosfolipidi delle HDL potrebbe ridurre inoltre la risposta infiammatoria caratteristica dell’aterogenesi.

Fonte: Schafer C, Parlesak A, Eckoldt J, Bode C, Bode JC, Marz W, Winkler K.

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