Alla scoperta delle birre prodotte appositamente per le feste natalizie
Da più di 200 anni vengono prodotte nel nord Europa, ma ormai anche in Italia e in America sono diventate una tradizione diffusa. Stiamo parlando delle birre di Natale, birre speciali la cui patria può essere considerata il Belgio, dove originariamente erano destinate ad un consumo esclusivamente familiare.
Si tratta di birre solitamente dal tenore alcolico elevato, adatte alle rigide temperature invernali e alle tradizionali “abbuffate” alimentari cui si è soliti lasciarsi andare durante le feste.
Le Birre di Natale rientrano nella vasta categoria delle etichette stagionali e possono considerarsi una sorta di birre “vintage” o d’annata, dal momento che difficilmente si ripresentano al consumatore perfettamente uguali a quelle dell’anno precedente.
La storia di questo stile è quindi legata, in genere, a piccoli birrifici artigianali, che ne realizzano quantitativi limitati venduti fino ad esaurimento. Tuttavia negli ultimi anni anche molte grandi aziende a carattere industriale si sono cimentate nella produzione di queste birre speciali con ottimi risultati. Non esiste una ricetta precisa che si ripete ogni anno, ma la tradizione prevede che siano birre ad alta fermentazione, non pastorizzate, particolarmente intense, aromatiche e piuttosto alcoliche. La gradazione, infatti, non scende quasi mai sotto i 7-8 gradi, ma, a volte, sfiora se non supera addirittura i 10 gradi alcolici. Il gusto è sovente speziato, con note di frutta, secca o candita, ed evidenti sentori dolci, quasi caramellati, dovuti sia ai malti che all’aromatizzazione.
Si tratta di caratteristiche che rendono queste birre molto adatte in abbinamento ai piatti agrodolci tipici della tradizione nordica come le carni di cervo e di capriolo guarnite con confetture e salse a base di mirtilli ed altri piccoli frutti di bosco. Si sposano bene anche con i dolci e con alcuni formaggi aromatici, come gorgonzola, roquefort o stilton. Esistono persino versioni frizzanti che possono diventare un’originale soluzione per il brindisi di capodanno al posto dello spumante o dello champagne
Fonte: testo tratto liberamente da www.beverfood.com