Qual è il reale significato del bere moderato e come e perché può fa parte di uno stile vita salutare? È interessante a questo proposito ascoltare l’opinione del prof. Giovanni De Gaetano, medico epidemiologo e ricercatore di fama internazionale che ha approfondito a lungo nei suoi studi il tema che riguarda i rapporti tra alcol e salute.
Parlando di bere moderato il rischio è che venga interpretato come un concetto generico che potrebbe favorire consumi autoindulgenti. Ma proviamo invece a capire il fondamento scientifico che mette in relazione il consumo moderato ai pasti di bevande alcoliche fermentate come il vino e la birra con il loro effetto benefico e protettivo. Lo facciamo con l’aiuto del Prof. Giovanni De Gaetano medico epidemiologo e ricercatore di fama internazionale. Ecco la sua opinione: «Nella tradizione mediterranea il vino e la birra sono presenze millenarie, entrambe connotate da un uso alimentare, non solo edonistico. L’integrazione del bere con la dieta e la dimensione psicologica e antropologica della compagnia e dell’amicizia segnano la norma sociale della moderazione in tutte le culture del Sud Europa. Ma non c’è dubbio che oggi il bere moderato si lega anche alla qualità del prodotto. Nella cultura contadina c’era il fiasco diluito di vino per avere energia di pronto impiego. Oggi è diverso: il bere è sempre di più qualcosa che spinge alla qualità. Bere un bicchiere pregiato esalta la capacità di abbinare l’alcol con il cibo e di conseguenza aumenta la capacità di gustare che è un atto complesso che ci emancipa dalla semplice gratificazione del consumare. Ma in realtà tutta la dieta mediterranea è basata sulla moderazione. La carne rossa, oggi demonizzata dall’OMS, non è la carne della dieta mediterranea: da noi il prosciutto e il salume erano l’eccezione, non la regola. Resta vero che la moderazione è un criterio generale di alimentazione. E questo basterebbe. Le soglie di raccomandazione servono e oggi sono al centro dell’attenzione scientifica e mediatica. Ma il bere, come la dieta, non possono diventare farmaci e non possono essere pensati come sostanze di prescrizione. Per questo il bere moderato fa parte di un’educazione e di uno stile di vita. Insomma: un modo di vivere. Dobbiamo essere cristallini sui rischi potenziali dell’alcol. Nel nostro documento varato a valle del recente seminario di Bruxelles (Moderate Alcohol Consumption whitin a Balanced Lifestyle) diciamo con chiarezza che non si deve raccomandare di iniziare a bere per motivi di salute. Ma liberiamoci dall’ossessione delle soglie e delle quantità raccomandate. Le bevande alcoliche non sono farmaci». Chi vuole leggere l’intervista completa può trovarla a questo link.
https://www.alcol.net/images/newsletter/News_27%20def.pdf
Pubblicato da paola baraldi