Alzheimer: la birra può proteggere

scienza-ott2016Nel mondo si registrano ogni anno circa 10 milioni di nuovi casi della malattia che  in Italia colpisce oltre 600mila persone.
Sono i numeri dell’Alzheimer, una patologia neurodegenerativa fortemente invalidante e dall’impatto socio-sanitario notevole, destinata ad interessare un numero sempre maggiore di persone, dal momento che è fortemente associata all’invecchiamento della popolazione. Ecco perché è fondamentale individuare i fattori di rischio o protezione associati all’insorgenza della malattia. Un tentativo in questa direzione è stato fatto da un gruppo di studiosi finlandesi che si sono concentrati sulla possibile relazione tra consumo di bevande alcoliche e sviluppo dell’Alzheimer (1). Per farlo, hanno considerato i livelli della beta amiloide, un peptide la cui produzione anomala è causa di molte malattie neurodegenerative. Lo studio di Kok e colleghi ha analizzato dati relativi a 125 uomini raccolti dall’archivio autoptico dello Helsinki Sudden Death e per i quali le informazioni sul consumo di alcol sono state ottenute attraverso interviste con i parenti dei pazienti deceduti. È venuto fuori che i livelli di questa proteina – il principale costituente delle placche sinaptiche nel cervello che caratterizzano l’Alzheimer – risultavano nettamente inferiori per coloro che in vita consumavano birra, ma non altre bevande alcoliche. Ovviamente il tipo di studio, soprattutto per la modalità di raccolta dei dati, presenta una serie di limiti metodologici, ma offre comunque spunti di ricerca interessanti e in linea con quanto osservato in altri contesti epidemiologici. Diversi studi di popolazione hanno infatti mostrato un trend protettivo di quantità moderate di alcol sia per l’Alzheimer che per altri tipi di demenza, come recentemente discusso nel Documento di Consenso Internazionale a firma dei nomi più prestigiosi della ricerca scientifica internazionale nel campo dell’alimentazione (2). I possibili effetti neuroprottetivi imputabili all’alcol sono stati identificati nel miglioramento del profilo lipidico e infiammatorio, ma anche nelle sue proprietà antiaggreganti. Quantità basse o moderate di alcol sono state inoltre associate a un migliore circolazione cerebrale. Tuttavia, i benefici dell’alcol moderato sulle demenze è stato osservato principalmente per i soggetti che non sono a rischio genetico di demenza.

Postato da paola baraldi

Fonte Bibliografica

  1. Kok EH, Karppinen TT, Luoto T, Alafuzoff I, Karhunen PJ. Beer Drinking Associates with Lower Burden of Amyloid Beta Aggregation in the Brain: Helsinki Sudden Death Series. Alcohol Clin Exp Res. 2016;40:1473-8.
  2. de Gaetano GCostanzo SDi Castelnuovo A, et al. Effects of moderate beer consumption on health and disease: A consensus document. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2016;26:443-67.
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