I risultati di uno studio di funzione endoteliale su una popolazione multietnica di New York L’ analisi statistica ed epidemiologica indica come l’ uso di alcol in moderazione sia protettivo rispetto alla incidenza di malattie cardiovascolari, in cui la disfunzione endoteliale sembra giocare un rilevante ruolo patogenetico.
Tra i vari meccanismi per cui l’ alcol puo’ esercitare un ruolo benefico sulla funzione endoteliale, in questo studio e’ stata focalizzata la “dilatazione mediata dal flusso” (FMD), un importante parametro fisiologico funzionale, la cui alterazione e’ oggi considerata un elemento iniziale di patologia. In una ben caratterizzata popolazione multietnica dell’ area di New York sono stati studiati 884 soggetti liberi da gravi precedenti cardiovascolari. La FMD media e’ risultata del 5,7 % con una mediana di 5,5%. La mediana era poi significativamente piu’ elevata nei modesti bevitori (fino a due drinks al giorno) rispetto agli astemi. Il risultato e’ rimasto statisticamente valido anche dopo la correzione per analisi multivariata per gli usuali fattori di rischio cardiovascolare. L’ effetto tendeva poi a decrescere per assunzioni superiori. Il parametro fisiologico quindi ripercorreva la forma a Y del rischio epidemiologico.
La conclusione e’ stata che in una popolazione multietnica, la assunzione moderata di alcol era sicuramente piu’ protettiva della astensione da ogni bevanda alcolica, nei termini della FMD e l’ effetto era indipendente dai noti fattori di rischio. Il risultato, quindi, può dar ragione di un importante meccanismo dell’ effetto protettivo dell’ alcol rispetto alla patologia cardiovascolare. Fonte: BMC Cardiovasc Disord. 2009 Feb 20;9:8