Perché gli adolescenti bevono? Innanzitutto per “adeguarsi al gruppo” dei pari o per “divertirsi, ma anche per “dimenticare i problemi”. Eppure la maggioranza dei giovanissimi è consapevole che bere può essere dannoso per la salute e che è pericoloso guidare avendo bevuto anche un solo bicchiere.Il bere per i ragazzi in questa fascia di età non sembra quindi essere un’ abitudine o una scelta ragionata e radicata, ma piuttosto un tributo sociale per confermare l’appartenenza al gruppo. Non è un caso, infatti, che se i maschi sono più portati al bere in eccesso rispetto alle femmine, quando sono trainati dal gruppo, questa differenza tende a scomparire. L’estrazione socio-economica e la facilità di procurarsi le bevande alcoliche non sono così determinanti nel modellare i comportamenti di consumo e di abuso. Gli elementi che influiscono maggiormente sono invece i contesti di tipo collettivo, nei quali il gruppo dei pari può agire come leva inducendo a bere e soprattutto a bere in eccesso. La famiglia sembra avere, invece, una funzione positiva e regolativa tenendo lontani i ragazzi dai comportamenti di abuso anche se sono ancora una minoranza i genitori che parlano abitualmente con i figli di alcol e dei rischi collegati al suo consumo. La maggior parte delle famiglie, infatti, lo fa solo in modo occasionale e una parte significativa non ha mai affrontato la questione. I genitori disposti a parlare di più del problema sono quelli i cui i figli bevono abitualmente o hanno avuto esperienze di eccesso. Questi dati e molti altri scaturiscono da una ricerca della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza in collaborazione con l’Osservatorio Permanente Giovani ed alcol su un campione di 2156 studenti di terza media. Obiettivo della ricerca, già alla sua seconda edizione, era fotografare il comportamento dei giovanissimi nei confronti del consumo delle bevande alcoliche per ottenere informazioni utili a prevenirne e contrastarne l’abuso. Il rapporto integrale della ricerca, presentata recentemente in un convegno a Pavia, puo’ essere consultato sul sito www.alcolnet.it
Postato da paola baraldi
Fonte: www.alcol.net