AL RISTORANTE GLI ITALIANI AMANO SEMPRE DI PIÚ LA BIRRA

Lo confermano i dati scaturiti dall’annuale ricerca Makno sul rapporto tra Birra e Italiani. E’ ormai testa a testa birra-vino nel consumo dei pasti fuori casa

La 12ª edizione della ricerca Makno “Gli italiani e la birra” propone la consueta radiografia annuale di una bevanda che negli ultimi anni ha saputo rivedere il suo profilo, assecondando l’evoluzione dei tempi e degli stili di consumo.

In un clima generalizzato di flessione dei consumi delle bevande alcoliche, imputabili secondo la società di ricerche soprattutto agli effetti dei limiti imposti all’uso degli alcolici dal codice della strada – la birra risulta essere scelta dal 62% degli italiani e continua il suo testa a testa con il vino nei pasti fuori casa dei giorni feriali (entrambi si attestano al 14,2%), migliorando però il suo posizionamento nei pranzi e nelle cene al ristorante o in pizzeria nei giorni festivi. Se nel 2006 il gap a favore del vino era dei ben 8 punti percentuali, oggi le due bevande arrivano quasi a “toccarsi”, fermandosi al 43,6% (il vino) e al 40,1% (la birra).

Il che significa, al di là dei macro numeri, che 4 italiani su 10 preferiscono accompagnare i propri pranzi e cene del weekend con il vino mentre (quasi) altrettanti puntano sulla birra.
“Il rilevamento del 2008 – avverte Mario Abis, Presidente della Makno – si è svolto, come di consueto, nel mese di maggio, che quest’anno è stato però particolarmente inclemente, dal punto di vista meteorologico e perciò poco favorevole al consumo di birra.
A questo – e forse anche ai limiti nell’assunzione delle bevande alcoliche imposti dal codice della strada – si deve la flessione dei consumi dichiarati di birra che si registra nell’indagine di quest’anno, che lascia però intatta l’immagine gourmet di questa bevanda”.

“A maggio il consumo di birra è effettivamente diminuito di oltre il 10% – spiega Piero Perron, Presidente di AssoBirra – ma si è trattato di una congiuntura, speriamo, passeggera che non tocca l’andamento molto positivo dell’annata 2007. La produzione ha toccato i 13 milioni 462 mila ettolitri, registrando un +5% rispetto al 2006, mentre i consumi hanno raggiunto i 18 milioni 513 mila ettolitri, pari al +3,7% sull’anno precedente. Sono tutti valori che si pongono al massimo storico del settore birrario italiano. I consumi, in particolare, hanno raggiunto i 31,1 litri annui pro capite, rispetto ai 30,3 del 2006, ai 29,9 del 2005 e ai 29,6 del 2004”.

La ricerca Makno 2008 commissionata da AssoBirra conferma l’interesse a trovare una carta delle birre nel ristorante preferito da parte del 45% dei nostri connazionali, con la novità di un 3,2% che dichiara “dove vado io c’è già”, mentre il 44,4% di chi va a pranzo o a cena al ristorante dichiara di aver ordinato (o visto ordinare) birra segnalando questa come una tendenza consolidata o come una novità degli ultimi mesi.

In particolare il 31% del campione percepisce una maggiore presenza della birra al ristorante e la spiega con 4 ragioni: la birra risulta effettivamente al centro dell’offerta gastronomica del locale (14,4%); c’è una maggiore gamma di etichette di birre e il consumatore può scegliere (14,2%); dipende dal fatto che le principali guide dei ristoranti cominciano a segnalare i locali che offrono al meglio questa bevanda e che la “birra è la nuova tendenza gourmand” (2,4%).
Alla richiesta di giudicare la tendenziale crescita di presenza della birra nei pasti fuori casa a fronte del calo, sempre tendenziale, del vino, il 33,2% fa riferimento al fatto che la birra è di moda tra i giovani, il 25% al costo più contenuto della birra, l’11,3% al minore contenuto alcolico di questa bevanda e l’8,6% al fatto che la birra è meno impegnativa, anche negli abbinamenti, del vino.

Fine prima parte

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