Adolescenti e alcol: il dibattito continua

Il rapporto tra adolescenti e alcol è un tema di grande attualità che tiene acceso il dibattito tra educatori, operatori sociosanitari e decisori politici. Un’indagine nazionale della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza e dell’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol offre importanti spunti di riflessione.

La ricerca, la terza promossa dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza, in collaborazione con L’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol, è stata realizzata dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento sotto la direzione scientifica del Prof. Carlo Buzzi. Sono stati 1.982 i questionari somministrati a ragazzi tra i 12 ed i 14 anni residenti in diverse città italiane, campionate per area geografica e dimensione dei centri urbani. La maggioranza degli adolescenti intervistati ha assaggiato (87%), o anche bevuto consapevolmente (77,3%), almeno una volta una bevanda alcolica. I più lo hanno fatto la prima volta dopo i 10 anni (41,2%), ma una minoranza significativa già tra i 6 ed i 10 anni (27,3%). La maggioranza dei ragazzi ha “assaggiato” in presenza di adulti, (71,8%) genitori parenti o altre figure, mentre l’esordio con i coetanei riguarda solo il 9,3% degli intervistati. Sono 3 le tipologie di consumo riscontrate nei ragazzi: i non consumatori (astemi o senza alcun consumo recente) rappresentano il 45,2% del campione; gli occasionali (al massimo 2 volte al mese) sono il 39,7% e gli abituali(almeno una volta a settimana o più) il 15,1%. Si sono ubriacati almeno una volta il 18,1% degli intervistati anche se nel 59,9% dei casi l’esperienza è stata casuale e non ricercata. I ragazzi sono più esposti all’eccesso delle ragazze. La supervisione familiare è importante per ridurre il rischio: chi ha bevuto per la prima volta con i genitori ha meno probabilità di eccedere.
Tuttavia sono solo una minoranza (13,5 %) i genitori che dialogano con i figli sui rischi di abuso alcolico, mentre il 31,5% non ne ha mai parlato. Il ruolo della famiglia è conteso dal gruppo dei pari che, se influente, esercita una pressione maggiore di quella degli adulti. I risultati completi dell’indagine sono disponibili su www.alcolnet.it

Postato da paola baraldi

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