Parte la campagna sul consumo responsabile di alcol “O bevi o guidi” firmata AssoBirra e UNASCA. L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Programma Governativo Guadagnare Salute Il 25 febbraio, presso il centro congressi “Roma eventi” nel cuore di Roma, è stata presentata alla stampa la campagna “O bevi o Guidi” realizzata da AssoBirra in collaborazione con UNASCA – l’associazione nazionale delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica in Italia – che si propone di trasmettere un messaggio netto: se devi guidare non bere, e se hai bevuto fai guidare qualcun altro.
La campagna rientra nel piano pluriennale di AssoBirra “Guida tu la vita, bevi responsabile” e vanta il patrocinio del Programma Governativo “Guadagnare Salute”. Oltre ai rappresentanti principali delle due associazioni partner dell’iniziativa, Piero Perron presidente AssoBirra e Remo Pavone incaricato nazionale UNASCA per “O bevi o guidi”, sono intervenuti alla conferenza stampa Ferruccio Fazio, sottosegretario alla Salute e Andrea Fantoma capo dipartimento del Ministero della Gioventù.
Analizzando l’ultimo Rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali scopriamo le dimensioni del problema: nell’ultimo anno sono aumentati del 35% gli incidenti stradali che hanno come unica causa l’abuso di alcol e l’assunzione di droghe. Mentre il numero dei decessi dei giovani conducenti tra i 14 e i 20 anni fa segnare un preoccupante +13,5%, in controtendenza rispetto al trend complessivo delle vittime sulle strade (-9,5%).
Gli artefici di questa campagna sono dunque partiti dalla considerazione che l’occasione di massima sensibilità verso tutti gli argomenti connessi alla guida è proprio la formazione dei futuri guidatori. Sono state pertanto coinvolte 3000 autoscuole su tutto il territorio nazionale, che da aprile a ottobre 2009 dedicheranno ai loro corsisti una lezione di 60 minuti mirata all’informazione e alla sensibilizzazione al consumo responsabile di alcol. Le autoscuole saranno dotate di: un modulo formativo che illustra i rischi connessi al consumo di alcol e di sostanze psicotrope per chi si mette alla guida, opuscoli informativi e locandine.
E, visto che come per la prevenzione, anche per i controlli non si fa mai abbastanza, in 11 città pilota (Napoli, Bologna, Udine, Roma, Genova, Milano, Torino, Bari, Cagliari, Perugia, Verona) saranno distribuiti gratuitamente ai neo-patentati che avranno seguito il corso con il nuovo modulo formativo 10.000 alcol-test per l’auto-misurazione del grado alcolemico.
“Rimanere al di sotto del limite di legge non vuol dire essere esenti da rischi e gli studi scientifici in materia dimostrano che, anche assumendo un quantitativo di alcol inferiore al limite legale di 0,5 g/l, il rischio di incidente aumenta comunque del 40% rispetto a quando si guida da sobri”, spiega Piero Perron, Presidente di AssoBirra. “Guidare è un’attività complessa che richiede chiara capacità di giudizio, buona coordinazione dei movimenti, riflessi rapidi e vista efficiente. Non è possibile stabilire esattamente con quanti bicchieri di vino, birra o superalcolici si raggiunga il limite di 0,5 g/l, perché molte sono le variabili, anche individuali: il sesso, il peso, l’altezza, l’età, lo stato di salute, le condizioni di fatica e di riposo, l’uso di alcuni tipi di farmaci… Dunque, così come per altre categorie ‘a rischio’, come donne in gravidanza e minorenni, anche nei confronti di chi si mette alla guida AssoBirra sostiene che l’unico modo efficace di eliminare il rischio per la propria incolumità e quella degli altri è non bere affatto. E se si ha bevuto, meglio puntare sul guidatore designato, che potrà riservarsi il piacere di una degustazione ad altri momenti.”
Commenta Mario Forneris, segretario nazionale di UNASCA: “UNASCA da sempre svolge un ruolo attivo in materia di educazione e di sicurezza stradale. La campagna ‘O bevi o guidi’ è un contributo importante per coprire, o perlomeno tentare di circoscrivere, il gap di conoscenza che contribuisce a trasformare il problema degli incidenti stradali in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe in una vera e propria emergenza nazionale.”