Sono più di 500 mila, secondo l’Istat, le donne che ogni anno in Italia diventano madri. Ma solo il 60 %, per la Doxa, è consapevole dei rischi che possono derivare al nascituro continuando a bere alcolici durante la gravidanza. Troppe donne ancora sono convinte che bere sporadicamente o in quantità moderata sia sufficiente a metterle al riparo dai danni che l’alcol passando attraverso la placenta può fare al proprio bambino, mentre purtroppo non è cosi. Non esiste infatti, secondo la scienza, una quantità minima di alcol che puo’ essere considerata sicura in gravidanza vista la grande variabilità esistente tra donna e donna. Quindi per evitare completamente il rischio di danneggiare il proprio bambino è necessario astenersi completamente dal bere durante questo delicato periodo. Ed è proprio per continuare ad informare chi aspetta un figlio o sta provando ad averlo e chi ancora non sa bene quale comportamento adottare in gravidanza in materia di alcol, che la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), insieme alla Associazione dei produttori di birra In Italia (ASSOBIRRA), promuovono la terza edizione della campagna “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”. L’iniziativa vivrà tra giugno e agosto 2015 sul sito web dedicato www.seaspettiunbambino.it completamente rinnovato nello stile grafico e nei contenuti.
Testimonial d’eccezione, con un videomessaggio rivolto alle donne in età fertile, l’ attrice e neomamma Stefania Cavallin protagonista di film e serie tv di successo. Una partnership con il frequentatissimo portale www.alfemminile.it consentirà di portare i messaggi della campagna ad un grande numero di donne in età fertile. Nella sezione “l’esperto risponde” Enrico Vizza, Segretario SIGO e Direttore UOC di Ginecologia Oncologica del Dipartimento di Chirurgia Oncologica dell’ Istituto Nazionale “Regina Elena”, risponderà a quesiti, dubbi, interrogativi di mamme, neo mamme o future mamme.
Postato da paola baraldi
Fonte: www.seaspettiunbambino.it