Assegnato il premio speciale “Locali amici della birra” alle tre realtà che più si sono distinte per l’attenzione riservata alla birra
Sono i “Quattro Mori” di Calcinate del Pesce (VA), “Symposium” di Serrungarina (PU) e “Tallioo!” di San Giorgio a Cremano (NA) i vincitori della seconda edizione del premio speciale “Locali amici della birra”, assegnato dalla Guida de L’Espresso “I Ristoranti d’Italia” alle tre realtà che più si sono distinte per l’attenzione riservata alla birra, rendendola protagonista della loro offerta gastronomica.
Il premio è promosso da AssoBirra – Associazione degli Industriali della Birra e del Malto, che anche per l’edizione 2008 è sponsor della Guida de L’Espresso.
La presenza della birra nell’alta ristorazione è oramai un dato di fatto e dietro le tre eccellenze che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento c’è un vero e proprio movimento che sta esplorando le potenzialità di questa bevanda naturale, versatile e moderatamente alcolica, protagonista di corsi e degustazioni, compatibile con la dieta mediterranea e il concetto di sana e corretta alimentazione.
«Il fenomeno birra si sta allargando in modo impressionante – conferma Enzo Vizzari, Direttore della Guida de L’Espresso “I Ristoranti d’Italia”- . E ormai ogni ristorante di qualità che ha la curiosità di esplorare nuovi territori del gusto ha una sua Carta delle Birre e può contare su sommelier sempre più esperti e competenti». «La nostra, continua Vizzari, è una cultura gastronomica che non affonda le proprie radici nella birra. Ma è solo una questione di tempo e di certo quello tra birra e alta ristorazione non sarà una semplice moda destinata a scomparire ma un matrimonio destinato a consolidarsi».
«Anche quest’anno si rinnova, all’insegna della cultura di prodotto, la collaborazione di Assobirra e delle aziende ad essa associate con le Guide dell’Espresso – spiega Piero Perron, Presidente di AssoBirra –, con l’obiettivo di rispondere alla richiesta, sempre crescente, di informazioni sulla birra, sui suoi stili e i possibili abbinamenti gastronomici». «Del resto, continua Perron, parallelamente ai consumi, che nel 2006 hanno toccato i 30 litri procapite, cresce nel nostro Paese l’immagine della birra quale prodotto di qualità, naturale, in linea con i più moderni dettami della scienza nutrizionale. In particolare, secondo l’indagine Makno-AssoBirra 2007, si allarga la base dei suoi estimatori, che nel 2006 tocca quota 68,9%, a fronte del 66,2% dello scorso anno. Non c’è da stupirsi, allora, se la birra è arrivata a sorpassare perfino il vino nelle occasioni di consumo fuori casa nei giorni feriali e se il 46% dei consumatori vorrebbe poter disporre anche di una Carta delle birre nei propri ristoranti di fiducia. Una domanda a cui il mondo della ristorazione di qualità ha saputo rispondere con prontezza».
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