Girovagare in cerca di birre di qualità è diventato ormai un vero e proprio trend turistico che permette di unire alla bellezza del viaggio il piacere di gustare buon cibo e buona birra.
La birra arriva al BIT, la Borsa Internazionale del Turismo che si tiene ogni anno a Milano ed è subito boom. I dati del World Food Travel Association, divulgati in Italia dal Tourism Lab dell’Università di Bergamo, hanno dell’incredibile: il 24% dei turisti intervistati si dichiara un turista della birra, il 16% ha mostrato curiosità verso i festival della birra e il il 14% verso le visite guidate ai birrifici locali.
Cresce l’interesse verso questa bevanda grazie anche alle produzioni artigianali di qualità sempre più diffuse sul territorio. Se è vero che in Europa, secondo i dati diffusi nel 2016 da The Brewers of Europe, è in continuo aumento il numero di micro-birrifici, l’Italia si trova al quinto posto dopo Regno Unito, Germania, Francia e Svizzera. Sono ben 674 i siti produttivi, di cui 529 micro birrifici e 145 brewpub, un patrimonio di aziende con un enorme potenziale tutto ancora da esprimere per quello che riguarda l’offerta turistica italiana. Preziosa in questo senso può essere l’esperienza delle Fiandre che ha fatto della cultura della birra belga un pilastro della propria strategia di marketing turistico tanto da meritare il recente riconoscimento Unesco tra i beni immateriali patrimonio dell’umanità.
Fonte: www.ilgiornaledellabirra.it
pubblicato da paola baraldi