Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal ci sarebbe una forte correlazione. Ma gli scienziati del Forum internazionale non ci stanno.
Il consumo di alcol è responsabile dell’insorgenza di tumori. Quasi 300mila persone e dati raccolti in 8 Paesi europei per sparare in prima pagina un titolo degno della migliore tradizione proibizionista. Lo studio, condotto nell’ambito della grande indagine europea EPIC, che raccoglie dati e informazioni in diversi Paesi del vecchio continente a caccia dei fattori coinvolti nell’insorgenza dei tumori, ha stimato che il 10 percento dei tumori maschili e il 3 percento di quelli che invece interessano le donne possono essere attribuiti al consumo di alcol (1).
Gli autori della ricerca hanno però dimenticato di insistere sul fatto che il possibile responsabile dell’incidenza di alcune neoplasie non sia l’alcol in sé quanto un abuso di bevande alcoliche. ‘a di nuovo sotto il sole. Gli studi epidemiologici finora condotti hanno infatti sempre ribadito che un consumo alcolico eccessivo è fortemente associato non solo all’aumento dell’incidenza dei tumori ma anche a problemi cardiovascolari che poi sono quelli che maggiormente beneficiano di un consumo moderato di alcol (2-3). In pratica, la chiave per interpretare al meglio il ruolo che l’alcol ha per la nostra salute è proprio nelle dosi e nella modalità di consumo. E’ dimostrato da centinaia di studi che un paio di bicchieri al giorno, consumati durante i pasti principali, sono vantaggiosi per una serie di parametri cardiovascolari, offrendo di fatto una protezione della salute che non ha eguali.
Ovvio che l’eccesso, come ad esempio la sciagurata pratica del binge drinking, non rientra nel carnet dei comportamenti virtuosi da incoraggiare. Gli autori dello studio pubblicato sul British medical journal insistono molto su una possibile relazione causa-effetto tra consumo di alcol e insorgenza dei tumori, arrivando a concludere che “questi dati supportano le attuali politiche volte a diminuire o ad azzerare il consumo di alcol con l’obiettivo di ridurre l’incidenza di cancro”. Ma accennano soltanto a un doveroso distinguo tra consumo eccessivo e moderato di alcol, come sottolineano i membri del Forum internazionale per la ricerca sull’alcol.
“Gli autori hanno ignorato i benefici del bere moderato sulla mortalità totale, dimenticando il ruolo di altri fattori ambientali, quali fumo, dieta, obesità, e altri, che spesso hanno effetti molto più gravi sul rischio di molti tumori che non il consumo di alcol – commentano i membri del Forum, coordinati dalla Harvard University di Boston –Gli autori dello studio inoltre affermano che l’alcol abbia effetti negativi sulla mortalità totale, cosa che però non è suffragata dai dati presentati nel loro articolo ed è palesemente contraddetta dalla maggior parte degli studi di popolazione. Nel complesso, mentre questo lavoro conferma l’associazione ben nota tra il bere eccessivo e un aumentato rischio di alcuni tumori, aggiunge poche informazioni utili per la prevenzione della maggior parte dei tipi di cancro”.
Ma non è tutto. “La conclusione del lavoro è che solo 3 su 10.000 casi di tumori selezionati nelle donne e solo 3 su 1.000 tumori selezionati negli uomini possono essere legati al consumo moderato di alcol- spiega Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di ricerca dell’università Cattolica di Campobasso e membro del Forum – Ma il rischio zero non esiste in medicina… Ciò che è più rilevante, invece, è che il consumo moderato di alcol riduce non solo le malattie cardiovascolari ma anche e soprattutto la mortalità totale. La conclusione che, per mantenere una buona salute, bisogna assolutamente astenersi dall’alcol non sembra perciò essere giustificata. Gli autori avrebbero dovuto più correttamente dire che l’abuso di alcol deve essere assolutamente evitato in quanto è associato non solo ad un aumento di incidenza di cancro, ma anche a una maggiore incidenza di eventi cardiovascolari fatali e non e della mortalità totale”.
Fonti:
1. Schütze M. et al., Alcohol attributable burden of incidence of cancer in eight European countries based on results from prospective cohort study, BMJ. 2011 7;342:d1584. doi: 10.1136/bmj.d1584.2. Di Castelnuovo A, Rotondo S, Iacoviello L, Donati MB, de Gaetano G., Meta-analysis of wine and beer consumption in relation to vascular risk, Circulation. 2002 Jun 18;105:2836-44.3. Di Castelnuovo A, Costanzo S, Bagnardi V, Donati MB, Iacoviello L, de Gaetano G., Alcohol dosing and total mortality in men and women: an updated meta-analysis of 34 prospective studies, Arch Intern Med. 2006 Dec 11-25;166:2437-45.
Marialaura Bonaccio Laboratori di Ricerca, Università Cattolica di Campobasso