L’Osservatorio Nazionale Alcol: un occhio vigile sui problemi alcol correlati, nelle nuove e vecchie generazioni Si è tenuto il 23 aprile a Roma, presso L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il convegno annuale dell’Osservatorio Nazionale Alcol, da dieci anni il riferimento ufficiale dell’ISS per la ricerca sull’alcol e le problematiche alcol correlate. L’Alcohol Prevention Day 2009 ha focalizzato l’attenzione sulle problematiche emergenti connesse al crescente fenomeno dell’uso improprio di bevande alcoliche nella popolazione italiana, sia da parte delle generazioni giovani che da quelle più anziane.
Diverse voci del panorama scientifico ed istituzionale sono intervenute a delineare un piano complesso che necessita l’attenzione e la partecipazione di diverse autorità e competenze.
In rappresentanza delle istituzioni hanno parlato: Fabrizio Oleari, per il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ed Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare.
Il dott. Jurgen Rehm, del Centre for Addiction and Mental Health, Toronto – WHO CC for Substance Abuse, Zurich, ha esposto lo studio sulla disabilità alcolcorrelata e l’impatto dell’incidentalità stradale. La dott.ssa Linda Laura Sabbadini ha invece illustrato i dati dell’ultima indagine ISTAT su uso e abuso di alcol in Italia Il dott. Andrea Ghiselli, ricercatore dell’ Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, è intervenuto con la relazione“Alcol: conoscerlo per prevenire”. Non è infine mancato il punto di vista sociologico con un’analisi dell’impatto del marketing e della pubblicità condotta dall’Osservatorio della Regione Lazio.
Nel corso dei lavori Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol, ha presentato i dati emersi dalla ricerca “Il Pilota”, condotta dall’Osservatorio in collaborazione con il CNESPS e dall’ISS, che fotografano le abitudini di consumo di alcol da parte dei giovani e giovanissimi. Risalta l’aumento del policonsumo (commistione di diverse tipologie di alcol) e sorprendentemente il consumo da parte delle ragazzine, nonché un picco nel consumo di bevande alcoliche nel sabato sera.
L’abuso e il consumo irresponsabile di alcol si configura come un problema di sempre maggiore attualità nel mondo giovanile che deve essere affrontato e risolto attraverso più investimenti e attenzione da parte delle istituzioni, ma anche attraverso incisive ed importanti campagne di comunicazione, come quelle portate avanti appunto dallo stesso Osservatorio Nazionale.
Qualche esempio: “Alcol e gravidanza: sei sicura? Proteggi il tuo bambino, in gravidanza non bere”, “Se guidi non bere”, “Alcol: sei sicura? Le ragazze e l’alcol”, “I giovani e l’alcol: istruzioni per l’uso” con un decalogo destinato ai genitori.
È stata sottolineata in questo senso l’importanza degli strumenti di comunicazione di massa come la stessa pubblicità, che non si limita oggi ai “consigli per gli acquisti”, ma risulta essere un vero e proprio carattere distintivo dell’identità culturale della società in cui viviamo. Da cui l’importanza del ruolo di responsabile collaborazione che spetta anche alle realtà produttive. Ma un contributo importante è necessario anche e soprattutto da parte delle famiglie, attraverso le quali deve passare il messaggio alle nuove generazioni che l’alcol va consumato con moderazione e durante i pasti come è sempre avvenuto nel contesto della nostra cultura alimentare mediterranea.
Infine un dato positivo emerso sembra essere quello che con l’età si mette giudizio, infatti tra i giovani che si ubriacano nel week end in pole position ci sono i giovanissimi: il 41,7% dei ragazzi e il 20,8% delle ragazze sono al di sotto dei 18 anni, seguono i 19-24enni (18% maschi e 9,4% femmine) e chiudono i giovani di oltre 25 anni (7,5% maschi e 5,5% femmine).