Sindrome metabolica. Chi beve moderato (e a pasto) abbassa il rischio

salute-gen2017Uno studio brasiliano ha analizzato il consumo di bevande alcoliche di oltre 14.000 persone in relazione a questa patologia sempre più diffusa. E ha dimostrato che i bevitori moderati e regolari rischiano meno degli astemi e dei bevitori occasionali.

La sindrome metabolica è una condizione sempre più diffusa nel mondo occidentale. Con questo termine si indica la presenza simultanea di tre o più fattori di rischio cardiovascolari tra cui obesità addominale e valori elevati di pressione arteriosa, trigliceridi, glucosio oppure bassi di colesterolo HDL (quello buono). Si tratta una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare, associata a un aumento del rischio non solo cardiovascolare ma anche di diabete.

Data la sua diffusione sempre più marcata, non solo in occidente, ma anche nei Paesi in via di sviluppo, è importante capire quali sono le misure da poter mettere in campo per una corretta prevenzione del fenomeno. Tra i fattori di rischio che predispongono all’insorgenza di questa condizione c’è tutta una serie di comportamenti, come ad esempio una dieta scorretta, una bassa o nulla attività fisica e anche l’abuso di alcol. Non si sa molto invece sul ruolo potenziale del consumo moderato di bevande alcoliche che è stato invece associato ad un più basso rischio cardiovascolare, di diabete e di mortalità in generale. A fare chiarezza ci ha pensato un gruppo di ricercatori brasiliani che ha provato a capire quale potesse essere il ruolo del consumo di alcol in relazione alla presenza di sindrome metabolica (1). Al setaccio dei ricercatori sono finiti i dati di oltre 14mila persone, di età compresa tra i 35 e i 74 anni, per i quali erano disponibili informazioni relative alla frequenza di consumo di bevande alcoliche, inclusa la modalità di consumo, cioè se durante i pasti principali o meno. Secondo quanto riportato sulla rivista PlosOne, un consumo moderato di alcol durante i pasti (fino a 1 bicchiere al giorno) si associava ad una riduzione del rischio di sindrome metabolica pari al 25% rispetto a coloro che bevevano occasionalmente o agli astemi. Non solo. Gli studiosi hanno anche dimostrato che quantità di alcol consumate al di fuori dei pasti erano associate ad un rischio maggiore di sindrome metabolica pari al 32% (da 1 a 2 bicchieri al giorno) o peggio ancora al 60% per quelli che consumavano più di due bicchieri di alcol al giorno, sempre fuori pasto.

Questi risultati si inseriscono pienamente in quello che è considerato il modo mediterraneo di consumare alcol. Quantità moderate, regolari e durante il pranzo o la cena. L’argomento è stato recentemente affrontato anche nel Documento di Consenso a firma di un team internazionale di esperti che ha ribadito l’importanza di consumare le bevande alcoliche in un contesto globale di stile di vita mediterraneo, in cui è incluso anche il principio di convivialità (2).

Postato da paola baraldi

FONTE SCIENTIFICA

  1. Vieira BA et al. Timing and Type of Alcohol Consumption and the Metabolic Syndrome – ELSA-Brasil. PLoS One. 2016;11(9): e0163044.
  2. De Gaetano G, Costanzo S, Di Castelnuovo A, et al. Effects of moderate beer consumption on health and disease: A consensus document. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2016;26:443-67.
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