BIRRA E SALUTE

Nessun alimento può avere da solo un effetto diretto sulla salute, che è sempre il risultato di una condotta alimentare complessivamente equilibrata e vario e di un più generale stile di vita corretto. Tuttavia ogni alimento e bevanda che ingeriamo può contribuire con la sua peculiarità ad influenzare positivamente o negativamente il nostro stato di benessere. Anche la birra, i cui componenti nutrizionali sono spesso poco conosciuti, può quindi avere un suo ruolo interessante e positivo, ma solo a patto di inserirla in modo moderato e consapevole nella nostra alimentazione quotidiana.

Birra e cuore
Numerosi sono gli studi che hanno evidenziato come il consumo moderato di alcol sia associato ad un minore rischio di infarto del miocardio. Un’analisi scientifica (metanalisi) di tutti i dati esistenti, effettuata nel Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Barcellona, ha portato alla conclusione che, le bevande fermentate come birra e vino, che oltre all’alcol contengono anche componenti minori come i polifenoli, sembrano in grado di assicurare una migliora protezione nei confronti delle malattie cardiovascolari rispetto agli altri alcolici.

Birra e tumori
Il consumo di bevande ad alta concentrazione alcolica è stato spesso associato ad un aumento del rischio di alcuni tumori delle prime vie dell’apparato digerente. Recenti dati pubblicati su autorevoli riviste scientifiche internazionali di epidemiologia e oncologia, sembrano evidenziare invece una non correlazione tra consumo di birra e tumori dello stomaco, dell’intestino e del pancreas. Una ricerca dell’Istituto dei Tumori di Genova ha evidenziato inoltre che lo xantumolo, polifenolo contenuto nel luppolo, ingrediente caratteristico della birra, è capace di frenare l’angiogenesi, cioè la proliferazione dei vasi sanguigni che alimentano la crescita dei tumori. Lo xantumolo sarebbe 100 volte più potente dei polifenoli contenuti nel tè verde e nel vino rosso.

Birra e densità delle ossa
Sembra che l’assunzione di alcol possa avere una relazione con la densità minerale ossea, attualmente il più efficace indicatore sulla salute delle nostre ossa. Il Centro di Ricerche sulla Nutrizione Umana di Cambridge ha analizzato in tal senso il silicio, un nutriente importante per la salute ossea, presente in grandi concentrazioni nella birra. Il Centro scientifico inglese ha avviato una serie di studi su volontari i cui risultati sono molto attesi.

Birra e sindrome metabolica
L’assunzione di bevande moderatamente alcoliche, come il vino e la birra, sembra associato in modo inversamente proporzionale, sia negli uomini che nelle donne, all’insorgenza della Sindrome Metabolica, una alterazione patologica del metabolismo che accompagna il diffondersi dell’obesità in tutto il mondo. Secondo il Dipartimento di Alimentazione Umana dell’Università di Copenaghen, i benefici si avrebbero solo in presenza di moderate assunzioni di alcol, mentre, aumentando via via le dosi, il rischio di sindrome metabolica e il grasso addominale riprenderebbero ad aumentare.

Birra e diabete di tipo II
Bere alcolici in misura moderata, indipendentemente dal tipo di bevanda, potrebbe proteggere dal diabete di tipo II. Lo ha evidenziato un importante studio prospettico (EPIC), durato 6 anni e condotto in Europa su 16,330 donne di età compresa tra 49 e 70 anni non diabetiche. All’inizio dello studio le volontarie sono state sottoposte a questionario e prelievi ematici. Rispetto alle donne astemie e alle forti bevitrici, coloro che bevevano alcolici in misura moderata presentavano un minor rischio relativo di ammalarsi di diabete.

Birra e gotta
L’ingerire grandi quantità di bevande alcoliche, insieme all’eccessivo consumo di carne e pesce, è stato sempre messo in relazione con la gotta, malattia delle articolazioni che colpisce l’1-2% della popolazione adulta maschile nel mondo occidentale. Tanto è vero che, a chi è colpito da gotta, viene prescritta una dieta rigorosamente senza alcol. Alcuni recenti studi hanno però messo in luce che, un consumo moderato di bevande alcoliche, insieme ad una dieta ricca frutta e verdura e povera di grassi, potrebbe addirittura svolgere un effetto protettivo in presenza di questa malattia.

Birra e sistema immunitario
L’Unità di Immunonutrizione del Dipartimento di Metabolismo e Nutrizione di Madrid fa sapere che, mentre l’abuso di alcol induce, come è noto, un abbassamento delle difese immunitarie (immunosoppressione) con un aumento della frequenza e della gravità delle infezioni, un consumo moderato di alcol, invece, può portare benefici al nostro sistema immunitario. In particolare sembra che le bevande fermentate, quale ad esempio la birra, ingerite in piccole dosi, possano avere un effetto immunomodulatore sulla componente infiammatoria che caratterizza le prime fasi della malattia cardiovascolare.