CHI RISCHIA BEVENDO

Esistono categorie di persone o particolari situazioni e fasi della vita in cui il consumo di alcol può creare problemi o danni seri alla salute. E’ molto importante diffondere a livello individuale e sociale un’adeguata consapevolezza su tali pericoli e indirizzare le fasce di popolazione a rischio a seguire comportamenti idonei in fatto di consumo di bevande alcoliche.

Alcol e gravidanza/allattamento
Bere alcol in gravidanza può creare problemi al nascituro. L’alcol, infatti, è in grado di attraversare la placenta e di arrivare al feto in una concentrazione di poco inferiore a quella presente nel sangue materno. Sulle cellule e sui tessuti in crescita del feto l’effetto di quantità anche moderate di alcol è particolarmente negativo e può determinare malformazioni alla nascita, soprattutto cerebrali. Il rischio è più grave nei primi tre mesi di gravidanza. E’ difficile stabilire una dose minima che in gravidanza costituisca un pericolo in quanto esistono forti variabili individuali. Pertanto è consigliabile suggerire di astenersi completamente dal consumare bevande alcoliche, anche saltuariamente, durante questo delicato periodo della vita di una donna. Il divieto deve essere esteso anche alla fase di allattamento, dato che l’alcol passa anche nel latte materno e può quindi danneggiare il neonato anche attraverso questa via.

Alcol e anziani
Le persone anziane dovrebbero fare particolare attenzione alla quantità di bevande alcoliche consumate. Le diverse caratteristiche fisiologiche che caratterizzano l’organismo nella fase della vecchiaia, lo rendono, infatti, più sensibile all’effetto dell’alcol. Ciò significa che, bevendo la stessa quantità di alcol di un giovane/adulto, la concentrazione alcolica nel sangue di un anziano risulta decisamente maggiore. Questo fatto, sommato all’oggettiva minore efficienza psicofisica, dovuta all’invecchiamento di tutti gli organi, può far aumentare il rischio di infortuni e cadute e favorire disturbi del sonno e turbe psichiche. Le Linee Guida INRAN consigliano per l’anziano un quantitativo corrispondente a 12 g di alcol, senza distinzioni tra maschi e femmine.

Alcol e sport
Bere alcol prima di uno sforzo fisico è sicuramente un controsenso. Praticare uno sport in sicurezza, cioè senza rischiare di farsi male, richiede una perfetta capacità di coordinare i propri movimenti, un totale autocontrollo e la lucidità necessaria a valutare la difficoltà e la fatica.
Gli effetti dell’alcol invece si fanno sentire proprio sull’attività del sistema nervoso centrale che ha il compito di coordinare tutte queste funzioni. Anche l’efficienza muscolare può risentire degli effetti dell’alcol che, per essere metabolizzato, sottrae acqua all’organismo, favorendo una minore eliminazione di acido lattico che tende così ad accumularsi maggiormente nei muscoli. Questo non significa che uno sportivo non possa mai bere alcol. Può farlo con moderazione come tutti gli altri, ma solo dopo l’allenamento o la gara, mai prima.

Alcol e lavoro
Se non viene consumato con moderazione e nei momenti più opportuni l’alcol può influenzare negativamente le prestazioni lavorative. Bevute eccessive la sera precedente possono creare conseguenze la mattina successiva e anche il consumo di moderate quantità di alcol nell’intervallo dedicato al pranzo può essere sufficiente a determinare un calo di rendimento nella seconda parte della giornata lavorativa. Dopo aver bevuto si tendono a fare più errori e a giudicare le situazioni in modo meno oggettivo; anche il livello di sicurezza, fondamentale in certi tipi di lavoro, puo’ risultare compromesso, facendo aumentare il rischio di incidenti sul lavoro.

Abuso di alcol
L’abuso di alcol può essere acuto (un’eccessiva quantità di alcol assunta in una sola occasione) o cronico (dosi eccessive di alcol assunte continuativamente per lunghi periodi di tempo). Entrambi causano danni gravi alla salute delle persone. L’alcol ingerito a forti dosi altera il metabolismo, influisce sulla pressione sanguigna e influenza il ritmo del cuore. Una sola assunzione esagerata di alcol può causare una forma d’intossicazione grave (intossicazione acuta da alcol) e condurre alla morte. Danni epatici gravi come la cirrosi, malattie cardiache, nervose e certi tipi di tumori sono le principali conseguenze di un uso smodato e prolungato nel tempo di bevande alcoliche.

Dipendenza da alcol
Può essere legata all’abuso continuativo di bevande alcoliche, ma non necessariamente dipende da esso. Anche la predisposizione genetica e le condizioni ambientali la possono favorire. L’individuo dipendente dall’alcol non riesce a controllarne il consumo e non può fare a meno di bere. In caso tentasse improvvisamente di non assumerne, soffrirebbe di sintomi psicologici e fisici da vera e propria astinenza. L’individuo che soffre di dipendenza alcolica (alcolista) perde progressivamente la capacità di relazionarsi, lavorare ed agire, con evidenti gravi conseguenze personali, familiari e sociali.